Roger Federer , il più grande tennista di sempre? O di più...
Nell' e-book Roger Federer , perché è il più grande, pubblicato da Area51 Publishing si analizzano le ragioni per cui il campione svizzero può essere considerato il miglior tennista della storia. Vengono osservate cinque direttrici in cui dovrebbe eccellere chi aspira al titolo di GOAT (Greatest Over All Time): vittorie, apice, continuità, stile, atteggiamento. I numeri ci dicono che in questi parametri, il nome di Roger Federer è il più accreditato: in una sorta di gioco ad eliminazione, gli altri giganti vengono superati perché non reggono il confronto secondo ciascuna di queste direttrici. La domanda conclusiva è provocatoria: e se il titolo di più grande tennista di sempre fosse persino poco?
Questa la riflessione su Federer che conclude l'e-book.
E SE IL GOAT DEL TENNIS FOSSE POCO? (tratto da Roger Federer. Perché è il più grande).
Ho visto un argentino per metà indios danzare con un pallone scartando tutta l’Inghilterra (non la nazionale di calcio, proprio tutta l’Inghilterra suddito per suddito) prima di segnare il gol più bello della storia del calcio. Ho visto un ragazzo di Brooklyn con le orecchie a sventola e la lingua penzoloni prendere con la mano sinistra una palla a spicchi e con la mano destra prendere il mondo per intero fluttuando in aria fino a convince...re tutti che chi giocasse con lui non potesse perdere e chi giocasse contro di lui non potesse vincere. Ho visto uno sbarbato riccioluto con accento da riviera disegnare traiettorie insospettabili, sorpassare dove non si immaginava, continuare a duellare con ragazzini divertendosi più di loro con la leggerezza di chi fa sembrare facile ciò che per gli altri è impossibile. Ho visto un uomo grande come un tir, veloce come una Ferrari, irriverente come un clown spostare un po’ più in là i limiti umani cancellando il concetto di correre e aprendo la dimensione del volare rasoterra senza smarrire il sorriso neppure dopo un tentativo di gambizzazione di un cameraman cinese. Ho visto un nuotatore americano capace di leggere il libro dei Guinness del nuoto, di segnarsi il primato più assurdo che recitava “sette successi in un’Olimpiade”, di sfidarlo e di tornarsene a casa con otto ori a cinque cerchi. E poi ho visto per quindici anni un tipo con una racchetta in mano che si è sempre comportato come uno qualunque nonostante avesse un talento mai visto prima e che mai si vedrà dopo. Capace di dominare senza umiliare, di perdere senza dissimulare, di cadere e rialzarsi, di fare solidarietà senza vantarsi, di firmare contratti milionari senza vergognarsi, di rendere il proprio nome un marchio, di perdere tempo con tutti pensando che non fosse tempo perso, di rispettare avversari, leggi del tempo e della fisica per poi sfidarle. Fino a essere il migliore. Di sempre. E per sempre. (Roger Federer Perchè è il più grande).
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